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Hardscape e tecniche Wabiscaping, by Roberto Bielli, 3° parte

Ciao a tutti ragazzi, oggi proseguiamo con la fase di riempimento della vasca, e del suo mantenimento durante i primi mesi di vita, affronteremo inoltre alcuni problemi che normalmente avvengono durante lo start-up di una nuova vasca…

Vi renderete conto di quanto sia fantastica l’arte Wabiscaping..

Riempimento e Maturazione della Vasca:
Premessa importantissima, contate i litri di acqua che inserite durante il riempimento.. perché poi sarà in base a quel determinato litraggio che dovrete dimensionare i dosaggi dei prodotti!

o Utilizzare acqua ad Osmosi ricostruita con i Sali Linfa o col nuovo liquido Linfa A&B (che sarà a breve in commercio), per apportare la durezza carbonatica temporanea KH, e totale GH ai valori di 4/5°dKH e 9/10° dGH;
Utilizzare Scudo (condizionatore) ottimo per il trattamento dell’acqua Osmotica;
o Versare una fiala di Remover NH3, per eliminare l’eventuale Ammoniaca;
o  Versare una fiala di Bacterya ogni 50 litri di acqua per garantire l’avviamento del ciclo dell’azoto;
o  Versare una fiala di Bio-alganex, per instaurare fin da subito delle idonee colonie batteriche contro le spore algali;
o  Versare una fiala di Nutrobact per supportare fin da subito le nuove colonie batteriche in vasca.

La grande radice inserita in vasca, ha iniziato fin da subito a rilasciare del tannino in acqua, anche se precedentemente al suo utilizzo l’avevo lavata gran bene con una potente idropulitrice, e lasciata in acqua per circa 30 giorni. Inoltre subito durante la fase di maturazione, la radice si è completamente ricoperta di muffe/mucillagini dovute logicamente alla sommersione.

Non ho toccato assolutamente nulla.. la vasca durante la fase di avviamento ha un equilibrio molto delicato.. e meno si mettono le mani in vasca e meglio è!.. lasciamo lavorare per conto nostro tutta l’attivazione biologica che abbiamo inserito e aspettiamo almeno 3 settimane..

Una volta passate le tre settimane sono intervenuto con un cambio d’acqua pari al 50% dove ho provveduto ad aspirare le muffe e le mucillagini sulle radici, e tramite uno spazzolino ho pulito e spazzolato le rocce..

Poi dopo la fase di pulizia e cambio acqua, ho provveduto ad inserire in vasca un piccolo filtro a zainetto caricato con solo carbone Depuro per ridurre pian piano i tannini rilasciati dalla radice.

La procedura che ho seguito dopo la sifonatura e la pulizia  è la seguente:

o 50 litri acqua Osmosi + Linfa;
o  Scudo 12,5ml;
o  Remover NH3 una fiala;
o  Bacterya una fiala;
o  Bio-alganex una fiala;
o  Nutrobact una fiala.
o Attivato l’erogazione di anidride carbonica h24 per garantire un apporto di almeno 20/25 mg/l;
o  Attivato il filtro;
o  Fotoperiodo per 5 ore.

N.B. La fase di maturazione della vasca, è molto delicata e va rispettata senza intervenire, leghiamoci le mani dietro la schiena e aspettiamo!..  ..altrimenti si rischia davvero di non raggiungere una vera e propria stabilità del biosistema.

N.B. queste sono delle linee guida che sono state personalizzate per la vasca in oggetto, la sommistrazione dei fertilizzanti  e le ore di illuminazione devono essere sempre supportate da una risposta vegetativa… dovete imparare a guardare le piante e la crescita per calibrare poi di conseguenza le somministrazioni e i dosaggi dei prodotti.

Cambio dell’acqua:
Da sostenere sempre (dopo la fase di maturazione) ogni settimana in ragione di almeno il 20/25% del volume di acqua in vasca, e ricostruirla come precedentemente scritto.

Risposta Vegetativa:
Penso che le immagini parlino da sole… la difficoltà nella coltivazione emersa e soprattutto nella tipologia di questa vasca  sta proprio nel fatto che le piante in emersione trovano nell’aria, CO2 senza difficoltà di assimilazione, e trovano luce in quantità più che sufficiente perché si trovano a 15 cm dalla plafoniera… di conseguenza necessitano di un apporto di nutrienti direttamente proporzionale alla richiesta… e quindi hanno bisogno di un piano di fertilizzazione personalizzato.

Ma in contemporanea la parte in sommersione è costituita da specie minimal, muschi, Anubias e Bucephalandre.. che non necessitano di un apporto di nutrienti troppo spinto..

Quindi per poter far crescere sane e rigogliose le piante emerse e non spingere troppo con i fertilizzanti in colonna per non creare problemi soprattutto ai muschi, si deve trovare un giusto equilibrio, e dosare i prodotti nella quantità giusta che possa essere assimilata dalla parte emersa e non rimanere quindi in colonna..  …vi assicuro che questo equilibrio non è semplice da gestire.

Prime Alghe Filamentose:
Appunto perché in questa tipologia di vasca la fertilizzazione non è semplice da gestire, soprattutto durante il primo mese dall’avvio ho notato la comparsa di alghe verdi filamentose soprattutto sui muschi.

Sono costantemente intervenuto quasi quotidianamente alla rimozione manuale delle alghe, aiutandomi con uno stuzzicadenti di legno.. e durante i cambi settimanali di acqua ho dosato due fiale di Bio-alganex invece che una.

Le alghe non sono ancora sparite completamente, ma sono in netta fase di regressione.

L’importante con questa tipologia di Alga è assolutamente fondamentale non farle prendere il sopravvento e cercare di tenerle contenute. Ed è anche fondamentale cercare di riequilibrare la fertilizzazione, dosando Florido C7 quotidianamente.

Circolazione dell’acqua:
Altro aspetto molto fondamentale che nella maggior parte delle volte viene sottovalutato, è la circolazione dell’acqua.

Quando si allestisce una vasca è di fondamentale importanza determinare ancor prima di costruire l’Hardscape la corrente che deve avere il circolo dell’acqua in vasca, infatti non devono esserci impedimenti, l’acqua deve poter compiere un giro completo della vasca e tornale al punto di aspirazione: punto di mandata e punto di aspirazione devono coincidere.

In questa vasca a seguito di una forte crescita della parte emersa mi sono trovato in difficoltà nel garantire appunto un giusto circolo dell’acqua, perché le radici aeree sviluppate dalle piante coltivate sul legno stavano creando un punto di blocco. Sono dovuto intervenire sradicando parte delle piante e riposizionarle in modo da non ostacolare il flusso dell’acqua dietro la radice.

Dietro a tutta la composizione che vedete in fotografia, deve rimanere un corridoio libero di almeno 5 cm dove l’acqua deve obbligatoriamente circolare, per permettere di non avere zone dove la corrente rallenta e si formano con il tempo depositi organici dai quali poi possono partire focolai di Alghe.

Controllo preventivo della presenza di parassiti sulle piante emerse:
Le piante in emersione non hanno problemi di essere attaccate dalle alghe.. ma possono però essere attaccate dai parassiti.. esempio Cocciniglia.. Afidi.. ecc…

Quando si procede con la coltivazione di questa tipologia di vasca, occorre mettere in preventivo un continuo controllo quotidiano delle foglie delle piante emerse, soprattutto controllate sotto la lamina fogliare e nelle foglie più giovani appena spuntate.. in modo tale che si può intervenire in maniera preventiva e temporanea sulla rimozione dei parassiti.

Parlo di prevenzione degli attacchi parassitari perché non possiamo assolutamente intervenire sulla vasca con dei prodotti Biocidi.. quindi il controllo quotidiano è l’unica prevenzione efficace.

Non pensate che a noi problemi di alghe e/o problemi di ogni altro genere non vengano mai.. anzi vi assicuro che sono delle fasi obbligatorie nel processo di maturazione di una vasca e del suo soggettivo biosistema.. il tutto sta nel intervenire con calma e con le dovute precauzioni. Ad ogni azione in vasca corrisponde di conseguenza una risposta degli esseri viventi… impariamo ad osservare queste risposte..

A presto
Roberto Bielli

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